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Castello del Buonconsiglio

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Il Castello del Buonconsiglio, nel cui cortile gli austriaci giustiziarono, nel 1848, i ventuno volontari lombardi che si battevano per l’annessione del Trentino all’Italia e, durante la Grande Guerra, i martiri dell’irredentismo trentino Cesare Battisti, Fabio Filzi e Damiano Chiesa, è stato la residenza dei Principi vescovi fino alla secolarizzazione (1803) del Principato. Domina la città da uno sperone roccioso e ancor oggi sembra proteggerla, anche se sono scomparse le mura che dal castello si sviluppavano abbracciando tutt’intero l’abitato. “Dosso del Malconsey” era chiamata nel Duecento quella collina, dalla corruzione latina di Mall (o Mahl) che significa pubblica adunanza e Consilii (consiglio): era il supposto luogo di incontro della comunità. Quando, sviluppandosi attorno alla cilindrica Torre Grande (o Torre d’Augusto) il castello cominciò a prendere forma, si decise di battezzarlo con un nome più beneaugurante e divenne il “Buonconsiglio”. Il castello ha subito nel corso della sua vicenda numerosi ampliamenti. Accanto alla Torre Grande si sviluppò, tra i secoli XII e XV, il Castelvecchio e successivamente, nel sedicesimo secolo, il Principe vescovo Bernardo Clesio fece costruire il Magno Palazzo, magnifico esempio di residenza principesca rinascimentale. I Principi vescovi vi dimorarono fino all’inizio del 1800, anche se in più occasioni furono costretti alla fuga da guerre e rivolte. L’intero complesso merita una visita, così come meritano una visita la Torre dell’Aquila e la Torre del Falco che originariamente facevano parte della cinta muraria.
La Torre dell’Aquila racchiude lo stupefacente ciclo di affreschi detto “dei mesi” realizzato da un anonimo pittore boemo nel XV secolo e rappresenta, mese per mese, la vita in epoca medievale, mettendo a confronto lo sfarzo delle corti con la dura lotta per la sopravvivenza della povera gente.

Il Castello è oggi sede del Museo del Risorgimento e della lotta per la libertà, di sezioni di archeologia, di arte antica, medievale e moderna e le sue stanze sono con sempre maggiore frequenza cornice fastosa di prestigiose mostre che attirano migliaia di visitatori.

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